Vita della Comunità Cristiana – Calendario MARZO 2011
Ogni giorno, | ore 6.30 (sab. 8.30): | Celebrazione delle LODI (fino al mer. santo 20 aprile) |
Ogni domenica, | ore 18.30: | Vespri solenni con adorazione dell’Eucaristia |
Lunedì 14, 21, 28 mar. e 4 apr. | ore 21.00: | CATECHESI DI QUARESIMA |
Venerdì 11,18, 25 mar. e 1 apr. | ore 17.30: | Celebrazione della “Via Crucis” |
Mercoledì 9 marzo, | ore 8.30 – 18.30 -21.00 | Le sacre CENERI |
Martedì 24 marzo: | XVIII Giornata di preghiera e di digiuno in memoria dei Missionari Martiri | |
Venerdì 25 marzo, | ore 7.15, 8.30 e 18.30: | Ss. Messe nell’Annunciazione di N.S.G.C. |
Dom 10 aprile: | Giornata della Carità | |
Lunedì 11 aprile, | ore 21.00: | CELEBRAZIONE DELLA RICONCILIAZIONE |
Martedì 12 e mercoledì 13 apr. | ore 18.30: | CELEBRAZIONI DELLA RICONCILIAZIONE |
Sabato 2 aprile: | V Anniversario della morte di Giovanni Paolo II | |
Venerdì 1 aprile, | ore 7.15 e ore 8.30: | Ss. Messe |
10 Ven. del mese | ore 18.30: | S. Messa e Adorazione Eucaristica fino alle ore 20.00 |
– Sempre, ma in modo particolare in questo tempo penitenziale, i sacerdoti sono disponibili per Confessioni e Colloqui spirituali durante l’orario di apertura della Chiesa: ore 8.00 – 12.00 e 16.30 – 19.30
– Le iscrizioni alla Prima Eucaristia e alla Cresima termineranno a Pasqua!
Esortazione Pastorale MARZO 2011
“Cari fratelli e sorelle, la Quaresima, che ci conduce alla celebrazione della Santa Pasqua, è per la Chiesa un tempo liturgico assai prezioso e importante, in vista del quale sono lieto di rivolgere una parola specifica perché sia vissuto con il dovuto impegno. Mentre guarda all’incontro definitivo con il suo Sposo nella Pasqua eterna, la Comunità ecclesiale, assidua nella preghiera e nella carità operosa, intensifica il suo cammino di purificazione nello spirito, per attingere con maggiore abbondanza al Mistero della redenzione la vita nuova in Cristo Signore (cfr Prefazio I di Quaresima).
1. Questa stessa vita ci è già stata trasmessa nel giorno del nostro Battesimo, quando, “divenuti partecipi della morte e risurrezione del Cristo”, è iniziata per noi “l’avventura gioiosa ed esaltante del discepolo” (Omelia nella Festa del Battesimo del Signore, 10 gennaio 2010). San Paolo, nelle sue Lettere, insiste ripetutamente sulla singolare comunione con il Figlio di Dio realizzata in questo lavacro. Il fatto che nella maggioranza dei casi il Battesimo si riceva da bambini mette in evidenza che si tratta di un dono di Dio: nessuno merita la vita eterna con le proprie forze. La misericordia di Dio, che cancella il peccato e permette di vivere nella propria esistenza “gli stessi sentimenti di Cristo Gesù” (Fil 2,5), viene comunicata all’uomo gratuitamente.
L’Apostolo delle genti, nella Lettera ai Filippesi, esprime il senso della trasformazione che si attua con la partecipazione alla morte e risurrezione di Cristo, indicandone la meta: che “io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti” (Fil 3,10-11). Il Battesimo, quindi, non è un rito del passato, ma l’incontro con Cristo che informa tutta l’esistenza del battezzato, gli dona la vita divina e lo chiama ad una conversione sincera, avviata e sostenuta dalla Grazia, che lo porti a raggiungere la statura adulta del Cristo.
Un nesso particolare lega il Battesimo alla Quaresima come momento favorevole per sperimentare la Grazia che salva. I Padri del Concilio Vaticano II hanno richiamato tutti i Pastori della Chiesa ad utilizzare “più abbondantemente gli elementi battesimali propri della liturgia quaresimale” (Cost. Sacrosanctum Concilium, 109). Da sempre, infatti, la Chiesa associa la Veglia Pasquale alla celebrazione del Battesimo: in questo Sacramento si realizza quel grande mistero per cui l’uomo muore al peccato, è fatto partecipe della vita nuova in Cristo Risorto e riceve lo stesso Spirito di Dio che ha risuscitato Gesù dai morti (cfr Rm 8,11). Questo dono gratuito deve essere sempre ravvivato in ciascuno di noi e la Quaresima ci offre un percorso analogo al catecumenato, che per i cristiani della Chiesa antica, come pure per i catecumeni d’oggi, è una scuola insostituibile di fede e di vita cristiana: davvero essi vivono il Battesimo come un atto decisivo per tutta la loro esistenza.
2. Per intraprendere seriamente il cammino verso la Pasqua e prepararci a celebrare la Risurrezione del Signore – la festa più gioiosa e solenne di tutto l’Anno liturgico – che cosa può esserci di più adatto che lasciarci condurre dalla Parola di Dio? Per questo la Chiesa, nei testi evangelici delle domeniche di Quaresima, ci guida ad un incontro particolarmente intenso con il Signore, facendoci ripercorrere le tappe del cammino dell’iniziazione cristiana: per i catecumeni, nella prospettiva di ricevere il Sacramento della rinascita, per chi è battezzato, in vista di nuovi e decisivi passi nella sequela di Cristo e nel dono più pieno a Lui. . . . “
BENEDICTUS PP XVI
BUONA QUARESIMA PER UNA SANTA PASQUA !
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