IV CATECHESI DI QUARESIMA

A conclusione del ciclo di catechesi, previste nella nostra Parrocchia per questo tempo di Quaresima, il vescovo, p. Luca Brandolini[1]ci ha magnificamente illuminati sul tema: “Conformati a Cristo”. I sacramenti: culmine dell’Iniziazione Cristiana.

P. Luca è un uomo eccezionale e coraggioso, che ama profondamente la Chiesa. La sua catechesi, infatti, ci guida alla comprensione che il fine dell’iniziazione cristiana non è semplicemente quello di mettere l’anima al sicuro per la vita eterna, ma formare un solo corpo in Cristo. Restituendoci, così, l’immagine di una Chiesa fraterna e comunitaria.  L’entusiasmo con il quale il nostro relatore si lascia seguire è quasi palpabile, il suo linguaggio, semplice e convincente, parla al cuore dell’uomo.

La recente riforma liturgica ha riproposto con infervorata vitalità il cammino dell’iniziazione cristiana, articolato in varie tappe catechistiche e celebrative, tuttavia, dice p. Luca <<…l’espressione iniziazione già necessita di un “restyling” perché non rimanda più alla sua ricchezza di contenuti. Iniziazione, prosegue, vuol dire conoscenza ed esperienza insieme. E conoscenza non fa appello soltanto al suo aspetto intellettivo, anzi è forse la parte più marginale>>.

La radice del termine conoscenza fa riferimento all’ebraico “yadàh” il cui senso primario è conoscere le cose nascoste, più intime tra due persone e farsene carico in rispettoso silenzio. Vuol dire crescere e maturare insieme. L’iniziazione cristiana è dunque il cammino per entrare liberamente in intimità con tutte le sfaccettature dell’unico mistero di Cristo.

L’intento di p. Luca, in sintesi, era quello di comunicarci che l’iniziazione cristiana nasce dal desiderio di un incontro che deve essere sempre alimentato dalla contemplazione adorante del mistero Eucaristico, capace di suscitare lo stupore e la lode. Nei sacramenti dell’iniziazione cristiana, l’incontro con il Signore di coloro che si lasciano trovare e si aprono con la fede è un incontro che trasforma e rende manifesto il desiderio di vivere la propria vita “…per Cristo, con Cristo e  in Cristo”.

Nando e d. Matteo

[1] Ordinato presbitero il 24 aprile 1960, il 29 ottobre 1987 fu eletto alla chiesa titolare di Urusi e nominato ausiliare di Roma; fu ordinato vescovo il 7 dicembre di quello stesso anno. Fu trasferito a Sora-Aquino-Pontecorvo il 2 settembre 1993. Il 19 giugno 2009, la Santa Sede ha accolto la sua rinuncia al governo della diocesi presentata per raggiunti limiti di età. Dal 20 settembre 2009, avendo preso possesso il suo successore, è divenuto Vescovo emerito di Sora-Aquino-Pontecorvo. Attualmente è a Roma e svolge il ruolo di Vicario dell’Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano.