Beatificazione Papa Giovanni Paolo II
Estratto dall’omelia pronunciata da Giovanni Paolo II
domenica 22 ottobre 1978 per l’inizio del suo Pontificato
“…Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi dicultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa! Oggi così spesso l’uomo non sa cosa si porta dentro, nel profondo del suo animo, del suo cuore. Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra. È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione. Permettete, quindi – vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo. Solo lui ha parole di vita, sì! di vita eterna…”
Nelle tre giornate – dal 30 aprile al 2 maggio – che la Chiesa ha dedicato alla Beatificazione di Giovanni Paolo II ci sono stati momenti di grande partecipazione spirituale, di preghiera, e anche di grande commozione. Il ciclo delle liturgie è iniziato con la veglia di preghiera al Circo Massimo del sabato sera, la messa di beatificazione in Piazza San Pietro presieduta da papa Benedetto XVI il primo maggio e la messa di ringraziamento del 2 maggio.
Noi come parrocchia abbiamo partecipato a diversi momenti. Un gruppo di giovani, insieme a d. Giuseppe, sabato ha partecipato alla veglia del Circo Massimo; domenica gli accoliti, invitati dalla Diocesi, di buon mattino hanno raggiunto San Pietro per unirsi agli altri 300 incaricati nella distribuzione delle particole ai fedeli sulla via della Conciliazione; domenica pomeriggio poi, dopo la cerimonia di beatificazione, un’altra piccola rappresentanza della parrocchia, accompagnata sempre da d. Giuseppe, ha fatto il primo pellegrinaggio alle spoglie mortali di Giovanni Paolo II.
Nella liturgia di domenica, Papa Benedetto XVI, visibilmente emozionato, ha fatto il suo ingresso in piazza sulla papamobile pochi muniti dopo le dieci percorrendo tutto il sagrato. Dopo la lettura di una breve biografia del beato, il vicario di Roma cardinale Agostino Vallini ne ha chiesto pubblicamente al Papa la beatificazione.
Appena Benedetto XVI ha recitato la formula di beatificazione di Giovanni Paolo II, a cui ha fatto seguito lo svelamentodell’arazzo col ritratto di Wojtyla sulla facciata di San Pietro, la gente ha urlato a gran voce: “Santo subito”, seguito da un interminabile e commovente applauso.
Gli occhi nostri sono rossi e il viso di tantissimi fedeli presenti è solcato dalle lacrime per un Papa che la gente ha sentito vicino perché ha saputo comprendere i problemi, i dubbi, la ricerca di verità e di libertà che vi sono nel cuore umano. Con la sua grande carica emotiva, densa di spiritualità, Giovanni Paolo II ha saputo imprimere nel cuore di ognuno di noi un profondo senso di cristianità fatto, soprattutto, di rispetto e amore per il prossimo.
Un tripudio di colori, per le strade di Roma. Migliaia di pellegrini hanno invaso pacificamente la città con i loro canti, le loro bandiere, la loro gioia di ritrovarsi insieme da ogni parte del mondo. La beatificazione di Karol Wojtyła è stata davvero una grande e universale “festa della fede”, proprio come l’aveva descritta Benedetto XVI.
Nando