Francesco e Chiara, Storia di un Amore
Non lasciatevi ingannare dal titolo.
Molto, forse troppo, è stato detto e scritto sul legame di san Francesco e santa Chiara, leggendo tale legame nei termini dell’amore umano.
Si sono “scomodati” narratori, registi televisivi e cinematografici, persino sociologi: “Il rapporto fra santa Chiara e san Francesco ha tutti i caratteri di un innamoramento trasferito (o sublimato) nella divinità” (F. Alberoni, Innamoramento e amore).
Al di là di ogni tradizione o leggenda, Chiara e Francesco sono la testimonianza che è possibile, per un uomo e una donna, vivere un legame libero e al tempo stesso forte, è possibile essere legati da un’amicizia totalmente scevra da interessi personali o ricerca del proprio bene, è possibile donarsi reciprocamente e al tempo stesso farsi dono per il prossimo.
“E’ difficile separare i nomi di Francesco e Chiara … questo binomio è una realtà che si comprende solamente attraverso le categorie cristiane, spirituali, del Cielo, ma è anche una realtà di questa terra, di questa città, di questa Chiesa. Non si tratta di puro spirito, non sono e non erano puri spiriti: erano corpi, erano persone, erano spirito. Ma nella viva tradizione della Chiesa, del Cristianesimo intero, dell’umanità, non rimane solo la leggenda. Rimane il modo in cui Francesco vedeva sua sorella … vedeva se stesso a immagine di lei, sposa di Cristo … nella quale trovava l’immagine della perfettissima sposa dello Spirito Santo: Maria Santissima” (Giovanni Paolo II, Discorso alle Clarisse di Assisi, 12 marzo 1982).
Dunque un uomo e una donna legati da un Amore che supera ogni categoria umana: l’Amore che viene da un Dio che egli stesso è Amore (cf. 1Gv, 4), un Dio che è stato il centro della vita di questi due giovani che si sono amati di questo Amore e che con questo Amore hanno amato tutti coloro che hanno incontrato sul loro cammino.
Annamaria
Per approfondire: F. Accocca, Un rapporto libero, Edizioni Porziuncola