Banco Alimentare
L’associazione Banco Alimentare Roma è nata nel dicembre del 1990, per iniziativa di un gruppo di volontari desiderosi di impegnarsi in attività di sostegno a persone in difficoltà, presenti nella città di Roma e nella Regione Lazio.
Come forse è noto, l’idea è quella di raccogliere presso i comparti dell’Industria e della Grande Distribuzione, quelle derrate alimentari non più commerciabili (scadenza ravvicinata, confezioni danneggiate o errate, eccedenze di magazzino, ecc) ma ancora commestibili e provvedere gratuitamente, a distribuirle ad enti ed organismi che si occupano di persone bisognose o in difficoltà nella città di Roma e nella regione Lazio .
L’attività dell’associazione è totalmente basata sul volontariato. Nessuna delle persone che presta la sua opera nel Banco percepisce alcun compenso.
Qui di seguito alcuni dati relativi alla nostra attività :
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450 Enti assistenziali convenzionati cui afferiscono circa 150.000 indigenti (Case famiglia, Caritas Parrocchiali, Strutture di sostegno all’handicap , ecc )
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2.500 tonnellate di derrate alimentari raccolte e distribuite nel 2009
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100 volontari impiegati di cui 20 full time
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100.000 Euro i costi di gestione coperti da donazioni , tesseramento ed in piccola parte da finanziamenti pubblici su progetto.
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Gestione informatizzata del magazzino e delle procedure per la distribuzione delle derrate agli Enti.
Tra le attività previste dalla Rete c’è la Raccolta Alimentare di Solidarietà, che viene svolta annualmente nel mese di febbraio presso circa 280 supermercati di Roma e del Lazio. Nell’ultima edizione, svolta il 27 febbraio 2010, sono state raccolte 282 tonnellate di alimenti, che sono stati prontamente distribuiti agli Enti della Rete di Solidarietà del Banco.
Anche nella nostra Parrocchia da circa 15 anni esiste e funziona un Banco Alimentare che, grazie alla dedizione mia e di Sergio, ha aiutato centinaia di famiglie a superare momenti critici della loro vita. Molte di loro, soprattutto grazie a Dio, sono riuscite nel tempo a fare a meno di tale aiuto. Negli ultimi tempi, forse a causa della grave crisi economica che perdura, il numero di persone che si presentano al Banco è sempre più numeroso e spesso si fa fatica ad accontentare tutti. Si riesce comunque, una volta al mese, a distribuire a 26 famiglie fisse e a una decina saltuarie (che nei periodi festivi aumentano), un pacco viveri.
Gli utenti del Banco sono di etnia mista, di età media e inoltre anziani che, con la pensione minima, non riescono a consumare almeno un pasto giornaliero. Infine, il Banco Alimentare è anche l’occasione per instaurare con la gente un rapporto che travalica l’aspetto puramente materiale: Io e Sergio siamo entrati nelle problematiche delle famiglie e spesso abbiamo instaurato legami di amicizia e condivisione con alcune di esse.
Silvana
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